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giovedì 3 novembre 2011

Noi, i derubati!


Da settimane gli abitanti di Carpaccio a Forno (TO)  trascorrono notti insonni con gli occhi sbarrati e le orecchie tese a cercare il minimo rumore sospetto, causa una improvvisa recrudescenza di furti negli appartamenti. Abbiamo raccolto alcune testimonianze, per renderci conto delle sensazioni degli abitanti dalla loro voce.
-Guardi, io grazie al mio Titanus non ho paura- afferma Bolpio Mengatti.
"L'ho mandato in Baviera, nei famigerati campi di addestramento Ribbentrop; lui non abbaia, viene direttamente a fare rapporto.  Appena tornato ho dovuto costruirgli una cuccia in più, per gli interrogatori. I gatti del vicinato non esistono più, li ha fatti diventare tutti gatti del lontanato. Qui in giro non si vede più nessuno e la faccia del postino è comparsa sui cartoni del latte. Tenga, questo è un lasciapassare, glielo mostri se vuole tornare vivo in redazione."
C'è chi, per risolvere il problema, ricorre a mezzi tecnologici, come Lino.
"Io ho messo su un allarme satellitare" ci spiega.
"Quando qualcuno tenta di introdursi nel mio appartamento l'apparecchio invia un impulso al più vicino posto di polizia. Putroppo il congegno è tedesco e per lui il più vicino posto di polizia è in Germania. Così, la prima volta che mi hanno svaligiato l'appartamento sono venuti giù dopo due giorni due poliziotti da Amburgo. Si erano lamentati perché i ladri non li avevano aspettati e volevano fucilare per rappresaglia tutti i condomini."

"Ci sono facce poco raccomandabili in giro, afferma Lenzo, 34 anni. Una volta qui si poteva lasciare la porta aperte e non entrava nessuno. Un mese fa abbiamo socchiuso la finestra per far cambiare aria e ci siamo trovati un campo nomadi in salotto.
Ci eravamo insospettiti perche' da un po' di giorni a tavola eravamo in trenta, anzichè solo io e mio fratello, ed al momento del caffè non bastavano mai le tazzine."
"Non è facile neanche per noi, mi creda - afferma Sandro, ladro di appartamenti, che sta operando davanti alla porta di un alloggio.
"La gente si fida sempre meno….mi passa quell'attrezzo? Grazie.
Come le dicevo adesso la gente si fida meno. Porte blindate, trappole, ronde, mine antiuomo. Lavorare è diventato impossibile. Il nostro è un settore senza prospettive sicure. Mio cugino è stato costretto a passare al ramo ferroviario: ruba i cavi in rame. Ma anche lì non è facile e se non sei rumeno è difficile che ti assumano."
Un ultimo "click" e la porta si apre docilmente davanti a Svelto
"Ecco qui, anche questa è domata. Ora la saluto, vado dentro a darmi da fare. Già che è lì se vede arrivare qualcuno mi fa cortesemente un fischio? Grazie."

"Sembravano persone gentili - ci racconta Erminio Badòla, 83 anni.
 Hanno suonato alla porta dicendo di essere operai della Telecom e che era stata rilevata una perdita di gas proveniente dal mio appartamento. Avevo ribattuto che io usavo solo una stufa a legna e loro mi avevano risposto "Appunto, perché il gas lo ha perso, altrimenti mica venivamo. Ci faccia entrare" e per tranquillizzarmi mi avevano mostrato una tessera con su scritto "Videoteca Carillon".
Non sospettando alcunché li avevo fatti accomodare chiedendo se gradissero un caffè:
"No grazie, guardi, non ci togliamo neppure i passamontagna perché abbiamo proprio fretta" e mentre uno cercava il gas perso nei cassetti l'altro mi chiedeva se in casa tenessi del contante, perché uno studio recente della Corte dei Conti aveva stabilito che i miei risparmi si erano svalutati del 400 per cento in poche settimane. Al limite potevo usarli per giocarci a monopoli. Se glieli avessi consegnati però loro, grazie ad un trattamento di ioni radioattivi potevano fargli riavere il potere d'acquisto originario in pochi giorni.
Non sospettando alcunché, ero andato a recuperare i miei quarantamila euro da dentro il nascondiglio (un barattolo di zucchero con la scritta "quarantamila euro" per distinguerlo da quello dello zucchero vero) e glieli avevo consegnati con fiducia.
"Ci facciamo vivi noi appena gli ioni han finito. Ok?"

"Io ci sparo a quelli-  afferma Collio Manzi, ex guardia giurata, che brandisce un fucile con aria minacciosa. "Lo vede questo? E' un Macchi 450 ultimo modello con mirino telescopico, filo interdentale e rasoio bilama. Colpisce l'orecchio di un extracomunitario, o un altro arto a scelta dello stesso extracomunitario, a cento metri. Micidiale contro qualsiasi nemico. Io non scherzo mica, lo sanno tutti. L'altro ieri sono uscito per portare a spasso il cane, ho visto un ombra che mi seguiva a poca distanza con fare sospetto e ciò sparato. Era il cane."
"In giro- afferma Manlio Sbatti- ci sono facce che non mi piacciono. Troppi albanesi. Quella è gente micidiale: vengono su in Italia coi gommoni. Da tempo la sera riesco a prendere sonno solo dopo aver controllato che non ci siano gommoni parcheggiati in giro. "

Il sindaco, Alveo Fluviale:
"Effettivamente è un grosso problema. Ne abbiamo discusso proprio ieri, in consiglio comunale. Abbiamo preso in esame diverse soluzioni:  dalla creazione di una task force che dissemini polpette avvelenate alla creazione di ronde che fermino tutti coloro che passeggino con aria furtiva e  mascherina sulla faccia. Qualcosa faremo. Intanto pensiamo ad un'altra una fiaccolata, dopo il grande successo di quella organizzata contro la preoccupante diminuzione dei canditi nei panettoni."
Entro la settimana, promette, si terrà finalmente anche quella contro la guerra in Vietnam, lungamente posticipata.

Brando Maria Elevati (Gianfranco Maraschin)